sabato 13 agosto 2011

RIFLESSIONI NOTTURNE DI FABIO rosso antico

Tagliando le spese militari e i privilegi fiscali al Vaticano, recupereremmo 46 ...miliardi di euro. Italiani, ribelliamoci!
Non mi dilungherò molto su cifre e cose simili, ma riassumiamo il tutto:
La Chiesa cattolica italiana è finanziata in parte dalle donazioni dei fedeli e in parte dallo Stato italiano.

La maggior parte dei finanziamenti proviene dal meccanismo dell'otto per mille, corrispondente nel 2004 a circa 940 milioni di euro.

Le offerte dei fedeli attraverso la dichiarazione dei redditi, istituite nel 1989, sono state pari nel 2003 a circa 18 milioni di euro. [1] A questa somma bisogna aggiungere i proventi delle questue.

Come tutte le confessioni religiose che hanno firmato intese con lo Stato, infine, la Chiesa cattolica beneficia di alcune agevolazioni fiscali: gli edifici destinati a scopo di culto sono esentati dall'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e dall'imposta sui terreni. Inoltre, il "Decreto fiscale" legato alla legge finanziaria per il 2006 ha stabilito l'esenzione dall'Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) a tutti gli immobili di proprietà delle confessioni che hanno firmato intese con lo Stato, a prescindere dalla natura commerciale (in precedenza l'esenzione riguardava esclusivamente gli edifici adibiti a scopo di culto). L'importo di tale esenzione è stato stimato dall'ANCI in 600-700 milioni di euro e dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) in oltre 1 miliardo di euro.

Inoltre vi sono delle altre fonti di finanziamento o dei privilegi fiscali di varia natura:
- deducibilità di circa 1000 euro (al massimo) mediante la dichiarazione
- fondo speciale per il pagamento pensioni al clero
- esenzione fiscale totale, comprese imposte su successioni e donazioni, per le parrocchie e gli enti ecclesiastici
- finanziamenti alle scuole private, tra cui sono comprese quelle cattoliche
- oneri di urbanizzazione destinata agli edifici di culto
- contributi agli oratori

TOTALE CIRCA 3 MLD DI EURO.

Il verde Bonelli ha riassunto le spese militari che l'Italia dovrà affrontare nei prossimi anni:
"Vorremmo che qualcuno del governo rispondesse a questa semplice domanda - prosegue il leader ecologista -. Perché invece di una manovra fatta solo di tasse e tagli selvaggi alla spesa sociale sociale non si è deciso di tagliare i programmi per l'acquisto di 134 caccia bombardieri F-35 (15 MLD), l'ultima trance del programma per i caccia Eurofighter (5 MLD); l'acquisto di 8 aerei senza pilota (1,3 MLD); l'acquisto di 100 nuovi elicotteri NH-90 (4 MLD); l'acquisto di 10 fregate FREMM (5 MLD); 2 sommergibili militari (1 MLD); il programma per i sistemi digitali dell'Esercito che costerà alla fine oltre 12 miliardi di euro?".

TOTALE 43.3 MLD DI EURO.

Ora, mi chiedo: gli italiani si indignano giustissimamente per i privilegi della politica, ma come mai non hanno lo stesso atteggiamento nei confronti di queste spese inutili e questi privilegi fiscali inaccettabili? Perchè noi italiani permettiamo allo Stato di sperperare miliardi di euro che potrebbero far ripartire un Paese intero? Perchè permettiamo al nostro stato di finanziare uno Stato (religioso) estero che è già ricchissimo di suo? Perchè non c'è questa forte indignazione, una rivolta via web come con la casta politica, una forte protesta di piazza su questi temi?
Secondo me manca il coraggio. Si, in questo paese per una vasta fascia
di popolazione (che copre anche l'area culturale di sinistra) è ancora un tabù denunciare i privilegi e i soprusi della Chiesa. E' ancora un tabù denunciare le inutili spese militari, sopratutto in questi tempi di crisi economica nerissima.
Ma decidiamoci: o pretendiamo che ci sia trasparenza e zero sprechi su tutte le voci di spesa nel bilancio statatel, oppure dobbiamo tacere su tutto. I privilegi della politica non sono nè meno nè più vergognosi di quelli concessi al Vaticano. Le spese inutili della casta politica non valgono nè più nè meno di sottomarini, caccia bombardieri e aerei senza pilota.Visualizza altro
di: Partigiani del Terzo Millennio

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